In un contesto di rapida evoluzione tecnologica, l’innovazione digitale sta diventando un fattore cruciale per lo sviluppo delle comunità locali e delle imprese. In questo scenario, il territorio dell’Alta Irpinia sta vivendo un’importante fase di trasformazione grazie all’implementazione dell’Agenda Digitale, che sta accelerando il processo di digitalizzazione in diversi settori, dalla pubblica amministrazione alle aziende. Ce ne parla Massimino Volpe, dottore commercialista e Consigliere dell’Ordine dei Commercialisti e dei Revisori Contabili di Avellino.

Quali sono le principali sfide economiche che affronta l’Alta Irpinia attualmente?

Le sfide economiche di un territorio a prevalente vocazione agricola, fortemente legato al turismo enogastronomico, sono molteplici e complesse. In questo contesto, il Progetto Pilota riveste un ruolo cruciale, con la responsabilità di preservare il patrimonio locale e immaginare un futuro sostenibile e innovativo per l’area. Con il motto “Riscoprire la comunità”, i 25 Comuni dell’Alta Irpinia hanno delineato la loro strategia d’area nell’ambito della Strategia Nazionale per le Aree Interne. Questa iniziativa ha portato alla creazione della “Città dell’Alta Irpinia”, un modello di collaborazione intercomunale consolidata, mirato alla gestione condivisa di numerosi servizi essenziali e strategici. Tali servizi saranno ulteriormente potenziati grazie all’attuazione del Piano per la Banda Larga e dell’Agenda Digitale. Tra le priorità per il futuro sviluppo economico si evidenziano il rafforzamento del turismo enogastronomico, il miglioramento dell’offerta ricettiva, e l’ottimizzazione dei servizi essenziali, come sanità e viabilità. Questi interventi rappresentano pilastri fondamentali per garantire una crescita sostenibile e migliorare la qualità della vita nei territori dell’Alta Irpinia.

 

Qual è l’importanza del lavoro e dell’occupazione per lo sviluppo del territorio? E quali sono i settori che stanno mostrando maggiore crescita in Alta Irpinia?

L’Irpinia sta subendo pesantemente gli effetti della crisi del settore automotive. Tuttavia, la visione lungimirante di alcuni imprenditori ha permesso di diversificare il tessuto industriale, favorendo lo sviluppo dell’industria aeronautica e farmaceutica, dimostrando che è possibile “fare industria” anche in territori montani. Esempi concreti di questa capacità di innovazione e adattamento sono aziende come EMA Spa, OMI Srl e Altergon Italia Srl, che incarnano un modello virtuoso di sviluppo economico, andando oltre i tradizionali limiti imposti dalle caratteristiche del territorio.

 

Come valuta l’impatto delle politiche fiscali e del lavoro sulle piccole e medie imprese della zona?

Le politiche fiscali previste per il 2024 avranno un impatto rilevante sull’economia locale, influenzando le scelte di imprese, consumatori e investitori. In particolare, le Pmi, pilastro dell’economia italiana, saranno direttamente coinvolte dalle riforme fiscali volte a promuovere crescita, innovazione e sostenibilità.

Il successo di queste misure dipenderà dalla capacità del Governo di trovare un equilibrio tra il sostegno economico e l’esigenza di contenere il debito pubblico, garantendo una gestione finanziaria responsabile. In un contesto economico in continua evoluzione, tali interventi potrebbero contribuire a rafforzare la competitività del sistema produttivo italiano, favorendo uno sviluppo inclusivo e sostenibile.

Le PMI che sapranno sfruttare le opportunità offerte dalle nuove politiche fiscali potranno trarre vantaggio da un contesto più favorevole all’innovazione e alla crescita, consolidando il loro ruolo centrale nell’economia del Paese.

 

Ci sono iniziative locali che hanno avuto successo nel promuovere l’occupazione?
Un ruolo fondamentale è stato svolto dai bandi regionali, come il Fondo Regionale Crescita Campania, e dalle iniziative nazionali come Resto al Sud, che, in molti casi, hanno favorito la creazione di nuove attività imprenditoriali, contribuendo al dinamismo economico e allo sviluppo del territorio.

 

In che modo l’Alta Irpinia sta affrontando la questione della sostenibilità ambientale nel contesto lavorativo?

La sostenibilità ambientale e lo sviluppo sono strettamente legati in un territorio fortemente vocato all’agricoltura. La transizione verso un modello green passa attraverso un’agricoltura innovativa e l’organizzazione di servizi improntati alla sostenibilità, come la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti. Ma è fondamentale anche il supporto alle imprese e l’innovazione. Questi temi sono ormai imprescindibili e ci toccano da vicino, poiché rappresentano una risposta alla desertificazione che colpisce non solo i nostri territori, ma l’intero Paese. È necessario quindi mettere in atto azioni per un’agricoltura moderna e di qualità, per la professionalizzazione dei servizi turistici e per l’internazionalizzazione delle nostre eccellenze. Di fronte a uno scenario preoccupante, è urgente un cambiamento di mentalità. La transizione ecologica deve essere vista come un impegno verso il rispetto del territorio, il riuso degli immobili e la tutela del nostro patrimonio forestale.

 

Qual è il ruolo della digitalizzazione e dell’innovazione tecnologica nel mercato del lavoro locale?

L’Agenda Digitale Alta Irpinia del 2021 ha spinto la digitalizzazione, non solo nella pubblica amministrazione, ma anche nel mondo delle imprese. Tuttavia, in un territorio che non è ancora completamente coperto dalla Banda Larga, rimane ancora molta strada da fare.

 

Quali sono le prospettive per il futuro del lavoro in Alta Irpinia nei prossimi anni?

La Camera di Commercio IrpiniaSannio segnala una fase positiva nel mercato del lavoro. Rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente, si registra un aumento della domanda di nuovi lavoratori da parte delle imprese in entrambe le province: un +6% in provincia di Avellino e un +10% in provincia di Benevento. Questi dati emergono dal Bollettino mensile del Sistema informativo “Excelsior”, redatto da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, con il supporto delle Camere di Commercio per la raccolta dei dati presso le aziende. In entrambe le province, il 60% delle assunzioni previste riguarderà il settore dei servizi. In Irpinia, i maggiori bisogni occupazionali riguardano i servizi alla persona, con 440 nuove posizioni aperte a settembre e 1.030 nel periodo settembre-novembre. Per la provincia di Avellino, delle 2.720 assunzioni previste nel mese in corso, il 43% è destinato a operai specializzati e conduttori di impianti e macchine, il 32% a impiegati nelle professioni commerciali e dei servizi, e il 16% a dirigenti e professionisti con alta specializzazione.

 

Che consiglio daresti a un giovane imprenditore che desidera avviare un’attività nella sua zona?

Il consiglio che darei a un giovane imprenditore che desidera avviare un’attività nella propria zona è di avere una forte fiducia nelle proprie idee e di credere ancora di più nel potenziale del territorio in cui opera.

 

Ci sono aspetti normativi specifici che le aziende devono considerare quando operano in Alta Irpinia?
No, non ci sono aspetti normativi specifici.

Quali sono le agevolazioni fiscali disponibili per le imprese locali?
Le agevolazioni fiscali sono quelle canoniche previste per le aree depresse.