Negli ultimi anni, i bonus edilizi hanno rappresentato un’importante leva economica per il settore delle costruzioni, incentivando la riqualificazione del patrimonio immobiliare e favorendo l’adozione di soluzioni più sostenibili. Tuttavia, il panorama normativo in continua evoluzione e le modifiche introdotte con la Legge di Bilancio 2025 hanno portato a nuove regole e limitazioni. Per fare chiarezza sulle opportunità ancora disponibili, sull’impatto economico del Superbonus e sui suggerimenti per affrontare gli ostacoli burocratici, abbiamo intervistato Antonella Turtoro, Dottore Commercialista e Consigliera dell’Ordine dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili di Avellino.
Dottoressa Turtoro, quali sono le opportunità attualmente disponibili sui bonus edilizi?
“I principali bonus edilizi, come Ecobonus, Sismabonus e Bonus Ristrutturazione, sono stati confermati dalla Legge di Bilancio 2025 (L. 207/2024), con alcune modifiche alle aliquote di detrazione. Per il 2025, la detrazione è fissata al 36%, per poi ridursi al 30% nel 2026 e 2027. Tuttavia, per le spese sostenute sull’abitazione principale e sulle parti comuni degli edifici, l’aliquota è stata portata al 50% nel 2025, riducendosi al 36% negli anni successivi. L’importo massimo di spesa detraibile rimane 96mila euro per unità immobiliare, con ripartizione in dieci quote annuali. Una novità importante introdotta dall’art. 16-ter del TUIR riguarda l’introduzione di tetti massimi di detrazione in base al reddito: chi ha un reddito tra 75mila e 100mila euro può detrarre fino a 14mila euro, mentre chi supera i 100mila euro può detrarre fino a 8mila euro, con esclusione delle spese relative all’abitazione principale e alle relative pertinenze”.
Risultano riconfermati altri Bonus in materia edilizia?
“Sì, per il 2025 sono stati confermati anche il Bonus Mobili, che prevede una detrazione del 50% su una spesa massima di 5mila euro, e il Bonus Barriere Architettoniche, con una detrazione del 75% per interventi come l’installazione di ascensori, montacarichi, elevatori esterni e la sostituzione di gradini con rampe”.
Qual è stato, secondo Lei, l’impatto del Superbonus sull’economia locale, in termini di crescita del settore edilizio e occupazionale?
“Il Superbonus, sia per interventi sismici che per l’efficientamento energetico, ha rappresentato sicuramente una leva fondamentale per il recupero del patrimonio edilizio e ha dato un impulso significativo al settore delle costruzioni, generando un aumento dell’occupazione. Tuttavia, ha anche comportato difficoltà nel reperimento di manodopera qualificata”.
E’ stato sfruttato pienamente il Superbonus?
“Secondo i dati ENEA, aggiornati al 31 dicembre 2024, meno del 3% del patrimonio edilizio nazionale ha beneficiato del Superbonus 110%. In Campania, il 37% degli interventi ha riguardato condomini, con un’incidenza dell’investimento del 75% su base regionale, mentre il 50% ha interessato villette unifamiliari, con un’incidenza del 21% sulla spesa complessiva. Questa misura, ormai in fase di chiusura, consente solo il completamento di lavori già avviati nei condomini, con una riduzione della detrazione al 65% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2025”.
Quali sono state le criticità riscontrate?
“Sebbene il Superbonus abbia offerto grandi opportunità, ha anche generato distorsioni del mercato, con speculazioni e aumenti dei prezzi non sempre giustificati. L’eliminazione dello sconto in fattura e il blocco della cessione del credito hanno creato, ad esempio, problemi finanziari per imprese e famiglie, complicando la prosecuzione dei lavori”.
Quali suggerimenti pratici darebbe ai cittadini della provincia per superare gli ostacoli burocratici nell’ottenere i bonus edilizi?
“Il consiglio principale è di utilizzare i bonus in modo consapevole e in base alle reali necessità, evitando approcci speculativi che potrebbero creare difficoltà amministrative o finanziarie. È fondamentale rivolgersi a professionisti qualificati per garantire una corretta applicazione delle agevolazioni e ridurre il rischio di errori o irregolarità. Una pianificazione attenta e una consulenza specializzata possono fare la differenza nell’accesso e nella gestione dei bonus edilizi disponibili”.